Non si č mai accontentato di fare billiard o bent tozze e
enormi, come la maggior parte di alcuni hobbisti fanno. La sua mano
sč nutrita negli anni delle forme dei grandi, Bo Nordh, Former,
S.Bang, Peter Heding, C.Maenz e le pipe di Max Rimensi. Sulle forme
dritte e pių classiche il punto di partenza č sempre anglosassone,
ma poi da li si sente espandersi una profonda e sicura mano danese
abituata a lavorare la radica, non per creare pezzi unici
infumabili (come alcune cose viste in Russia), ma pipe filiformi e
sinuose fatte per luso e per dare emozioni. Non č un caso,
credetemi, che le sue pipe ricordinoo per alcuni versi i lavori
dellunico grande della pipa romana: Paolo Becker. Mimmo per
questultrimo nutre un profondissimo senso di ammirazione. Le
radiche che lavora sono le sicule, calabresi e toscane; radiche
solide prese solo da segantini solidi. Di tanto in tanto sperimenta
legni alternativi come lolivastro o lolivo, ma si presta solo ad
essere fumato con tabacchi mediterranei (trinciati nostrani o
semois) e con il Toscano.
-CLASSIFICAZIONE-
Collection
C: Fiammatura oppure occhio di pernice
eccezionale